Depuratore della Val Trompia
È stato inaugurato il 13 dicembre 2022 il nuovo depuratore della Valtrompia: un’opera fondamentale, attesa per molti anni da famiglie e imprese del territorio, che servirà a trattare la grande maggioranza dei reflui civili della Val Trompia e produrrà importanti benefici ambientali per l’area che, lungo il fiume Mella, va dalla Valtrompia fino alla bassa bresciana, passando per la città di Brescia. Il nuovo depuratore sarà al servizio dei comuni di Bovegno, Pezzaze, Tavernole sul Mella, Lodrino, Marcheno, Gardone Val Trompia, Sarezzo, Lumezzane, Polaveno, Villa Carcina e Concesio. L’impianto è stato realizzato a Concesio, in località Dosso Boscone, sulla sponda sinistra del fiume Mella, in un’area industriale con condizioni urbanistiche e di viabilità favorevoli. Permette di trattare le acque reflue generate da 85.000 abitanti equivalenti, ed è prevista una seconda fase di potenziamento per garantire, in caso di aumento della popolazione della Val Trompia, la possibilità di servire fino a 138.000 abitanti equivalenti.
Le caratteristiche dell’impianto
Il depuratore della Valtrompia annovera alcuni aspetti innovativi sia dal punto di vista della fase gestionale che dal punto di vista della fase di esercizio:
- È il primo impianto in Italia in cui è stata utilizzata la più recente tecnologia di membrane MBR per l’ultrafiltrazione. Il reparto della filtrazione ha una superficie filtrante di 107.000 m2 (circa 20 campi da calcio) con una luca di filtrazione pari a 0,035 m (circa 1/3 del diametro di un capello). L’adozione di questa tecnologia ha permesso una riduzione degli spazi impiantistici (con un conseguente minore consumo di suolo) e al contempo alte rese depurative.
- Le vasche di depurazione sono inserite sotto una struttura prefabbricata semi-ipogea, coperta da un manto verde piantumato con diverse specie vegetali: l’obiettivo è ottimizzare l’effetto visivo sia dai versanti del fiume Mella che dalle limitrofe cime, minimizzando completamente le vasche del depuratore e ottimizzando l’inserimento dell’impianto nel paesaggio.
- Abbattimento degli odori tramite la presenza di impianto scrubber con filtrazione su carboni attivi.
- Livelli contenuti di vibrazioni e rumorosità grazie all’utilizzo di macchinari performanti collocati in locali insonorizzati.
- Utilizzo della realtà aumentata per la manutenzione dell’impianto.
- L’impianto è un ottimo esempio di economia circolare perché permette di trasformare un rifiuto, le acque reflue, in risorsa potenzialmente impiegabile per altri scopi come industria e agricoltura: quasi 14 milioni di m3 annui di acqua depurata vengono reimmessi nell’ambiente e parte di quest’acqua viene utilizzata come acqua tecnologica per il funzionamento dei macchinari del depuratore al fine di ridurre il suo fabbisogno idrico. Anche in fase di costruzione è stato utilizzato un calcestruzzo con una miscela che al suo interno prevede l’uso di materia prima riciclata.
- 125 tonnellate all’anno di sabbie vengono smaltite, recuperate dai pretrattamenti e adeguatamente lavorate per essere reimmesse in commercio.
- Vengono prodotti più di 6.700 m3 all’anno di fanghi, per i quali è previsto il recupero della frazione energetica residua presso il termovalorizzatore di Brescia.
L’opera in sintesi
Il progetto prevede due fasi, per un investimento complessivo di 36 milioni di euro. La prima fase, già avviata, consentirà di trattare le acque reflue generate da 85.000 abitanti equivalenti. La seconda prevede un potenziamento per garantire, in caso di aumento della popolazione della Val Trompia, la possibilità di servire fino a 138.000 abitanti equivalenti.
Il processo depurativo
Attraverso il collettore fognario intercomunale della Valtrompia, il refluo confluisce all’ingresso del depuratore; attraverso un monitoraggio realizzato tramite una rete di sensori posizionati sul collettore, se il refluo contiene inquinanti non compatibili con la biologia dell’impianto, viene confinato in un’apposita vasca per essere debitamente trattato.
L’impianto si suddivide nella linea acque e nella linea fanghi.
La linea acque a sua volta è suddivisa in:
- Pretrattamenti. Il refluo, proveniente dal collettore fognario, subisce una rimozione dei solidi grossolani, attraversando prima una grigliatura (14 mm di luce filtrante), poi una zona di dissabbiatura e disoleatura per la rimozione di olii, grassi, sabbie e infine una grigliatura fine (1,5 mm di luce filtrante).
- Vasca di equalizzazione. Successivamente il refluo alimenta la vasca di equalizzazione che ne permette un’omogeneizzazione a livello qualitativo e quantitativo. In questo passaggio i picchi di portata del collettore, molto variabili durante le ore della giornata, vengono smorzati e la composizione chimico-fisica del refluo viene uniformata.
- Comparto biologico. Si passa poi al comparto biologico, in cui viene abbattuta la sostanza organica inquinante attraverso un processo di natura biologica composto dai comparti di pre-denitrificazione e nitrificazione: il processo biologico sfrutta l’azione dei microorganismi per la riduzione del materiale organico attraverso l’insufflazione di aria, in modo da ottenere la massima efficienza depurativa.
- Comparto di ultrafiltrazione. In quest’ultima sezione della linea acque avviene la separazione tra acqua depurata (permeato) e rifiuto (fango), attraverso l’impiego di membrane a ultrafiltrazione che consentono un elevato grado di depurazione.
La linea fanghi è a sua volta suddivisa in:
- Pre-ispessimento dinamico. In questa sezione il fango fresco viene ‘strizzato’ per aumentare il tenore di sostanza secca e ridurre la percentuale di acqua contenuta al suo interno.
- Stabilizzazione aerobica. Durante la fase della stabilizzazione aerobica in vasche, viene insufflato ossigeno con un sistema di areazione a bolle fini, con lo scopo di ridurre la sostanza organica putrescibile e far stabilizzare i fanghi.
- Disidratazione. Infine, tramite l’utilizzo di un polielettrolita i fanghi sono inviati a due centrifughe con cui si ottiene un ulteriore sgocciolamento del fango, per poi recuperarne la frazione secca e inviarla al termovalorizzatore di Brescia per la produzione di biogas.
Prenota la tua visita al depuratore
Il depuratore della Valtrompia è aperto per le visite guidate delle scuole, ogni martedì e giovedì.
La visita ha una durata di 1h30’ circa ed è aperta ad un numero massimo di 50 partecipanti.
Durante la visita, si avrà la possibilità di approfondire il tema del ciclo idrico, il processo di depurazione dell’acqua e della linea fanghi per essere sensibilizzati al processo di recupero.
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